Konstantin Sirotek nasce a Mosca nel 12 dicembre ’66. All’et? di 9 anni si trasferisce a Praga dove effettua il secondo ciclo di studi. La sua formazione scolastica ? scientifica, con alle spalle anche 3 anni di ingegneria civile, interrotta per trasferirsi in Italia nel 1991. Nel 1995 per caso capit? in uno studio di scultura scenografica e fu come un colpo di fulmine, Konstantin scopre la sua passione per quest’arte e con grande determinazione e costanza riesce a farsi avviare a quest’attivit? dallo scenografo Taito, che lo inizier? alle basi della scultura scenografica. Da questo momento, e dopo una lunga collaborazione auto-formativa, comincia il suo “pellegrinaggio lavorativo ” presso le pi? rinomate scenografie Romane.
Tra i lavori pi? importanti si annoverano le due Aida, una per il Teatro Massimo di Palermo progetto scenografico di Ezio Friggerio, esposta nel dicembre del 1999 a Palazzo delle Esposizioni ed una per il Teatro Reale di Madrid progetto scenografico di Ugo de Ana. Un altro tra i suoi lavori ha avuto grande visibilit? nel 2001/2002 per la “Mostra di squali” presso Palazzo delle Esposizioni a a cura di Alberto Luca Recchi.
La maggior quantit? di lavori ? stata eseguita per lavori di scenografie per programmi televisivi di committenza Rai e Mediaset.
Nel contempo insieme al percorso di scultura, Konstantin sempre in maniera autodidatta indirizza la sua ricerca verso altre forme di arte, in particolare la decorazione per poi specializzarsi nella tecnica dell’Affresco, diplomandosi nel 2004 presso l’Accademia di San Giacomo del Comune di Roma. Tra i lavori di decorazione si annovera il locale Red dell’Auditorio di Roma, per cui ? stata realizzata una parete decorativa.
I lavori di decorazione sono stato realizzati quasi tutte per committenze private.
In questi anni si va realizzando il suo progetto personale, che sfocia nell’esposizione di quest’anno con una serie di sculture che rispecchiano quello che ? per Konstantin la scultura. Proprio come un riassunto di quello che ? stato il suo percorso Konstantin utilizza un materiale tipicamente scenografico, come il polistirolo, per la realizzazione di sculture leggere e di grande impatto emozionale. Queste sono il raccordo tra quella ricerca della spiritualit? cominciata con il suo percorso personale tramite la pratica assidua dello yoga e la ricerca materico spaziale fatta con la scultura.