Si definisce ‘esploratrice di nuvole’ Arianna Romano, classe 1982, bresciana, autrice, illustratrice. Selezionata nella categoria illustrazione per il Concorso Ginko Art Award 2017, espone le sue “Cartoline di Pische” presso Spazio Ginko a Roma dal 16 dicembre.
Trentacinque tavole su carta, figlie del caso, ma poi costruite e modellate dal tempo passando attraverso l?inconscio: le illustrazioni di Arianna sono come piccole e caleidoscopiche impronte della psiche. Il caso in questo progetto ? molto importante cos? come la contaminazione tra esso e l’inconscio. Ci verrebbe da dire nulla accade per caso?! Qualcosa forse si, ma poi quel caso a volte può essere rivelatore di immagini, storie e racconti che sono gi? presenti dentro di noi, qualche volta in maniera pi? diretta e immediata, altre volte invece richiedono proprio il tempo di emergere e di raccontarsi. Poi si rivelano. Quando si rivelano restiamo a guardare e ci specchiamo in qualcosa che riconosciamo subito. E? questo il percorso che traccia il processo creativo di Arianna.
Laureata in Psicologia e in Scienze della Formazione, Arianna possiede fin da piccola la passione per il disegno, ama sperimentare e frequenta da adulta vari corsi per esplorare la tecnica. Scopre il suo linguaggio nel disegno e nell’ acquarello, lavora a delle pubblicazioni per l’infanzia. Poi ad un certo punto accade qualcosa. Durante una manifestazione nella sua citt? si organizzano giornate creative artistiche dove ci si pu? mettere a lavorare insieme ad altri artisti simultaneamente. Sull?onda di questo fermento creativo Arianna incontra il Caso. Sperimenta delle macchie di colore. Poi afferra l?idea. Se da questo caso, liberamente, nascesse un’ immagine? Se potesse il caso suggerire una storia? Nascono le ? Cartoline di Psiche?. Un progetto nato tra Giugno e Agosto del 2017, durante l?estate. L?estate ? bella, calda, la stagione pi? leggera dell?anno. Anche le ? Cartoline di Psiche? sono come nuvole estive. Scavano nell?inconscio ma sono portatrici di messaggi luminosi: “una riflessione sull’arte, sulla psicologia, e poi sulla vita stessa: in molte delle esperienze che viviamo incontriamo l’indefinito, l’inatteso, l’imprevisto. Siamo noi, con il nostro bagaglio personale, a dare significato… a costruire possibilit? a partire dai colori che la vita ci propone”.
Un progetto ancora aperto, in divenire. La macchia di colore sul foglio suggerisce immagini. Arianna non sa che cos? ne verr? fuori, lo potr? sapere soltanto quando sar? tracciata sulla carta, scolpita dall?acquarello, finita. Alcune immagini sono visioni immediate suggerite dalle linee della macchia, altre invece arrivano dopo giorni. Arianna le accoglie, le disegna, con la matita le modella, le affina fino a dare loro una impronta precisa. A volte sono esaustive da sole. A volte invece all?immagine segue anche la parola. Ecco che ci ritroviamo avvolti in un mondo immaginifico sospesi tra sogno e realt?, tra racconto e astrazione. Personaggi buffi e insoliti come il Coniglio Rosa e il signore dai lunghi baffi si alternano a macchie che non trovano collocazione se non nell?inconscio: ? Nella costruzione di noi stessi, costante mutamento, talvolta l?incastro desiderato non funziona?; l?elemento del caso o del destino, introdotto dalla figura dell?oracolo: ?Ibis redibis non morieris in bello. Ibis redibis num quam peribis?.
Queste immagini rievocano i testi proiettivi, il test di Rorschach, ma anche le visioni suggerite dal surrealismo passando inoltre attraverso una notevole tecnica che suggerisce una passione per l?arte giapponese, in un progetto che poi lascia una traccia davvero precisa e presente. Un progetto vasto, come vasti sono gli strati e le immagini della psiche. Quello che trapela da queste piccole cartoline di psiche ? un messaggio comunque molto positivo, che sembra sia racchiuso talmente bene in questa frase che non serve aggiungere altro : “Aveva sempre desiderato volare. Intrecciò un cesto e lo attaccò ad un aquilone. Poi attese? Il vento lo sollevò sempre più in alto. Chissà dove lo avrebbe portato”.
Anna Di Matteo.